Zwift - Vincitori dei Campionati del Mondo UCI eSports 2020


Si è finalmente svolto su Zwift l'evento più atteso dell'anno, ovvero i Campionati del Mondo di eSports cycling sotto l'egida dell'UCI; è un momento storico sia per la community di Zwift che per tutto il mondo del ciclismo!

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L'evento si è tenuto mercoledì 9 dicembre 2020, tra le 15:00 e le 17:00 italiane; le gare femminile e maschile sono state trasmesse in esclusiva per l'Italia dal Canale satellitare Eurosport 2.

L'EVENTO COMPLETO

Una volta terminate le gare, Zwift ha reso disponibile lo stream dell'intero evento sul proprio canale YouTube; potete gustarlo nel player qui sotto, oppure direttamente a questo link.


GLI HIGHLIGHTS

Se siete pigri o non avete tempo di guardare l'intero stream, sempre sul canale YouTube di Zwift è disponibile un video di 2 minuti con gli highlights di giornata; lo trovate nuovamente nel box sotto, o al link diretto.

IL TRACCIATO

Il tracciato di gara è stato ricavato dalla route Figure 8 Reverse, nel mondo di Watopia; potete vederne le caratteritiche nell'immagine sottostante.

Per tutti i dettagli precisi, compreso il segmento Strava creato per l'occasione, potete leggere l'articolo dedicato alla presentazione dei Campionati.

L'intero profilo della route dedicata all'evento

LA CAMPIONESSA DEL MONDO

Ad aggiudicarsi la prova femminile è stata la favoritissma atleta sudafricana Ashleigh Moolman-Pasio, che ha terminato la prova con un tempo di 1 ora, 13 minuti e 27 secondi, con una progressione negli ultimi 600m che le ha permesso di staccare il gruppo.

La Campionessa del Mondo

Dietro di lei sono salite sul podio l'australiana Sarah Gigante, unica atleta a resistere alla progressione della Moolman-Pasio, senza però riuscire a batterla nella volata per la medaglia d'oro, e la svedese Cecilia Hansen, che ha completato il podio vincendo la volata del gruppetto di 6 atlete rimaste alle spalle delle due fuggitive.

La classifica femminile

L'unica italiana in gara, Martina Alzini, ha chiuso al 48° posto, a 8'55" dalla Moolman-Pasio.

IL CAMPIONE DEL MONDO 

La prova maschile è sta vinta, un po' a sorpresa, dal 26enne tedesco Jason Osborne; non è un atleta tra i più noti, e nel suo palmares vanta unicamente la partecipazione nel 2018 e nel 2019 alle gare per titolo nazionale tedesco a cronometro, chiudendo in entrambe le occasioni nei primi 10 posti.

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EDIT: Mi ha tuttavia prontamente segnalato l'amico Andrea Gobbetti, top rider del Team Italy, che Osborne è stato a lungo detentore del miglior tempo sul segmento dell'Alpe du Zwift nelle classifiche di ZwiftPower!

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Il campione del mondo

Osborne ha terminato la gara in 1 ora, 5 minuti e 15 secondi, arrivando a braccia alzate (virtuali!) grazie ad uno scatto poderoso ai 500m, che gli ha permesso di presentarsi sul traguardo dell'Hilly KOM in solitaria.

Il podio è stato completato da due atleti danesi, il giovanissimo Anders Foldager di soli 19 anni, ed il più esperto 27enne Nicklas Pedersen, arrivati in testa a gruppetto degli inseguitori a circa 2 secondi dal vincitore; nessuno dei due vanta risultati di rilievo, con Foldager che ha comprensibilmente pochissime gare da pro al suo attivo vista l'età, mentre Pedersen vanta una mezza dozzina di podi in gare di un giorno, senza mai esser riuscito ad ottenere una vittoria da professionista.

La classifica maschile

Per quanto riguarda gli italiani in gara, Domenico Pozzovivo era in terza posizione ai 500m, nel momento in cui Osborne (in quell'istante in seconda posizione) ha lanciato il suo attacco vincente, ma è stato poi risucchiato dal gruppo, chiudendo al 22° posto a 10" dal vincitore; Michele Scartezzini, unico altro connazionale arrivato al traguardo, ha chiuso tristemente in ultima posizione, 64° a oltre 29" dalla maglia iridata.

Pozzovivo che ai 500m mi ha fatto saltare sul divano, nella speranza che fosse lui ad andar via!

LA TELECRONACA DI EUROSPORT

Ho seguito le gare in diretta su Eurosport, col la telecronaca di Luca Gregorio ed il commento tecnico di Wladimir Belli; la cronaca è stata purtroppo abbastanza a senso unico nel denigrare non tanto l'evento, quanto lo stesso concetto dell'allenamento e delle gare indoor in generale.

In particolare Wladimir Belli si è distinto per numerose esternazioni decisamente poco adatte ad un ex professionista, che si presume abbia una certa conoscenza dello sport, e possa compendere l'utilità dei rulli e lo sviluppo che ne può derivare.

Tra le frasi francamente più sbalorditive s'è sentito dire da Belli: "Ho sentito di gente che, dopo il lockdown, è rimasta sui rulli per allenarsi e fare gare virtuali; a me questa cosa speventa, non è normale. Se potendo uscire in strada rimani invece sui rulli allora hai qualcosa che non va".

A quel punto Gregorio (che comunque in precedenza dava corda a Belli sulla sottile derisione del training indoor) ha provato a disinnescare un po' le bombe, e gli ha domandato se riteneva i rulli un mezzo più sicuro per allenarsi rispetto alla strada, aspettandosi una risposta affermativa. 

Belli invece è uscito con una frase forse ancora più agghiacciante: "Guarda, io ho un figlio che corre in MTB; se lo vedessi chiuso in casa a pedalare sui rulli gli consiglierei di cambiare sport, perchè questo non è uno sport".

Per concludere, Gregorio ai saluti finali dà l'assist a Belli per chiudere in maniera professionale: "Allora Wladimir, questa è veramente l'ultima telecronaca della stagione, chiudiamo qui per quest'anno, ci vediamo alla prossima stagione, sperando si torni alla normalità!". Belli invece non si fa sfuggire l'occasione per la stoccata finale: "Ah beh sì, l'ultima telecronaca...ma di cosa? Di ciclismo, di videogiochi, o di cartoni animati?".

A quel punto ho spento, francamente disgustato come spettatore e ciclista, prima ancora che come Zwifter; non mi era mai capitato di ascoltare una presa in giro così palese di un evento sportivo da parte di chi lo dovrebbe commentare con competenza. Le opinioni riportate sono le più imbarazzanti, ma nel corso delle due ore ci si sarebbe potuto riempire un foglio A4 con le boiate, scusate il termine, dette da Belli.

Jason Osborne, primo campione del mondo UCI Cycling eSports

IL MIO COMMENTO

Il mio commento potete imamaginarlo; è certamente entusiasta per l'evento in se, che è davvero una pietra miliare nel futuro del ciclismo.

Ovviamente un format virtuale, senza il pubblico, ha al momento meno appeal di una gara reale; ed è per questo che le virtual races, anche se corse dai professionisti, durano attorno ai 60 minuti.

In questo 2020 le necessità di distanziamento sociale hanno ulteriormente ridotto la "presa televisiva", che certamente avrebbe beneficiato nell'avere tutti i corridori raccolti in un'unica location, pedalando fianco a fianco, con telecamere che avrebbero potuto coglierne la fatica, l'intensità, e ovviamente la gioia del trionfo nel caso dei due campioni iridati. Ma quest'anno era ovviamente impossibile fare un evento del genere, a causa delle restrizioni dovute al Coronavirus.

Non si può nascondere che mancasse, oltre appunto al pubblico, proprio l'immagine della performance sportiva in se, col sudore, le bocche spalancate, gli atleti che scattano sui pedali a 12w/kg per lo sprint finale, l'urlo di gioia, le braccia alzate; tutte cose che trasmettono a casa allo spettatore la sensazione di essere lì a fianco dei propri beniamini.

Gli avatar non sono (ancora) in grado di trasmettere a casa la fatica e la concitazione del momento; magari in un futuro non troppo lontano, con tecniche di face mapping e motion capture in real time (servono ovviamente potenze di calcolo che oggi non ci sono, quantomeno per eventi in diretta) sarà possibile farli sudare e digrignare i denti questi avatar, e magari pure darsi un paio di spallate durante uno sprint!

Credo tuttavia che con questi primi Campionati del Mondo di Cycling eSports sia sia aperta una via; non sono stati necessariamente perfetti, non sono stati necessariamente coinvolgenti come la sfida tra Pantani e Armstrong sul Mont Ventoux, ma sono certamente stati la dimostrazione tecnica che i videogiochi e gli ambienti virtuali possono essere usati non solo per giocare e divertirsi in maniera passiva su una poltrona, ma anche come tramite per invogliare la gente e fare attività fisica, che in ultima analisi, se si riesce a coinvolgere l'utente, significa poi prendersi cura del proprio corpo, della propria alimentazione, e di riflesso anche dell'ambiente che ci circonda, e del pianeta che ci ospita, generando un circolo virtuoso.

Dal punto di vista tecnico non ho le competenze ciclistiche per fare una diesamina da professionista (per quello c'è Wladimir Belli nel caso..); mi limito a notare che sia in campo maschile, sia soprattutto in campo femminile, nei primi 10 posti ci sono quasi tutti/e specialisti/e dell'indoor, significando con questo professionisti che fanno migliaia di km all'anno sui rulli, e gareggiano regolarmente su Zwift, e conoscono quindi ogni sfumatura che può incidere sulla loro performance, a partire dal lag dei rulli negli scatti o dall'uso strategico dei powerup al giusto momento.

Nel roster femminile figuravano Annemiek van Vleuten e Anna van der Breggen, due leggende viventi del ciclismo, ed in quello maschile atleti del calibro di Thomas De Gendt, o del detentore del record dell'ora Victor Campenaerts; sono nomi che siamo abituati a sentire nominati sui podi delle gare più importanti del mondo, eppure nella gara virtuale di ieri hanno preso paga malamente.

Ashleigh Moolman-Pasio che vola verso la maglia iridata

Voi avete visto la gara, magari su Eurosport? Cosa ne pensate delle opinioni espresse in telecronaca? E qual è il vostro punto di vista su questa nuova pagina che si apre per il ciclismo? Discutiamone nei commenti!

Commenti

  1. Ottimo articolo!

    È vero, era un po scarno per essere un campionato mondiale. Il percorso non presentava grosse insidie per poter creare situazioni di attacchi o fughe, ma come ha detto lo stesso presidente UCI ieri si è fatta la storia.

    Il commentatore Belli si dimostra solo un incompetente. Non era tenuto a dare un pensiero soggettivo, di certo non così denigratorio.
    Giá lo sport in Italia (di qualsiasi tipo) fa fatica ad emergere come nel resto del mondo, se poi sta gente getta pure fango allora risulterà ancora più difficile.

    Speriamo che gli giungano alle orecchie questi commenti e che capisca di non essersi comportato come un vero commentatore (a me è sembrato solo una persona totalmente disinteressata che decide di scaldare la postazione-cronaca giusto per prendere lo stipendio. Ecco, c'erano almeno migliaia di persone più competenti. Bastava essere solo più "umani").

    PS: chissà se il Belli sa che la finale di League of Legends ha avuto più spettatori della somma di tutti i telespettatori e persone sul campo di tutte le tappe del Tour De France.

    Quindi farebbe bene a non sottovalutare il mondo degli esport!

    PPS: Jason Osborne sarà sconosciuto nel mondo outdoor, ma su Zwift è il detentore del record dell'Alpe du Zwift!

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    1. Sicuramente è il primo credibile, col cardio! Ho visto ora che nominalmente è al 6° posto, ma quelli prima non danno grandi garanzie di serietà... :-D

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    2. Intendi su Strava?
      Io guardo le classifiche di Zwiftpower.. :)

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    3. Vedi che sono vecchio e perdo colpi?! :-D ora aggiorno e ti credito :-P

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    4. Ahah, grazie per il credit.. Però ho appena visto che l'hanno tolto dal Ranking dell'Alpe...! Forse perché sono passati troppi mesi dal suo record, non so..

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    5. Sì vabbè cambi idea ongi 5min ahahahh ti odio! :-D Farò ulteriore correzione!

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  2. E' stato l'inizio .. sarebbe molto bello se zwift visto ( si spera il futuro roseo ) presentasse un campionato simile a quello su strada in cui tutti i corridori da casa potessero partecipare ..

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    1. Ciao Cristian, è un'ottima idea, e secondo me non ci metteranno molto a farlo! Appena avranno sistemato la questione della gente che bara e/o che si iscrive nelle categorie sbagliate, sicuramente una sorta di campionato tra gli utenti verrà fatto. Già qualcosa è stato fatto, però a livello di campionato per i Team, con la Zwift Racing League: https://zwitaly.blogspot.com/2020/09/zwift-racing-league-2020-orari-percorsi.html

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