Racconto del weekend #1 - Il paradosso delle borracce


Oggi inauguriamo una piccola rubrica settimanale, il cui appuntamento è fissato tutti i sabati; si chiamerà "Racconto del weekend".

Attraverso il racconto del weekend vi accompagnerà alla scoperta di una storia, scritta da me o ripresa da altri siti/blog, che parla di ciclismo, ma in maniera narrativa/saggistica/critica, cambiando un po' registro rispetto ai contenuti di tipo tutorial, annuncio eventi ed analisi delle performance che pubblico abitualmente nel blog.

L'idea mi è venuta sia perchè mi farebbe piacere che poteste conoscere ed apprezzare le diverse storie e curiosità in cui mi imbatto, facendovi magari scoprire fonti ed autori che non conoscevate, sia perchè nel weekend ho pensato sia più leggero e piacevole leggere assieme una storia, quantomeno rispetto a passarlo a fare le pulci alla classifiche di ZwiftPower o alla corrispondenza dei watt tra i rulli ed i misuratori di potenza!

Oggi, per il debutto, voglio condividere con voi un bellissimo articolo de Il Post, pubblicato ad aprile di quest'anno, e scritto da Gabriele Gargantini, un loro redattore; l'articolo è in realtà il capitolo di un libro sul ciclismo, o meglio, sulle borracce!


La copertina del libro di Bidon

"Acqua Passata: Vita, sorte e miracoli delle borracce nel ciclismo" è stato scritto dalla redazione di Bidon, una rivista il cui nome (in francese) significa appunto "borraccia"; potete comprarlo su Amazon, o sugli altri siti citati nell'articolo.


Non vi svelo altro, vi lascio qui sopra il link diretto all'articolo de Il Post; augurandovi una buona lettura, vi invito a raccontarmi nei commenti le vostre impressioni sul racconto, e se questa nuova rubrica vi incuriosisce e vorreste scoprire assieme altre storie il prossimo weekend!

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